Eventi e Progetti

Caffé filosofico

Incontro aperto al pubblico tra quanti, indipendentemente dalla loro provenienza culturale e formativa, vogliono proporre un tema su cui discutere, da condividere e sul quale riflettere insieme .
Per Fare filosofia, con il contributo di ciascuno.
Un esperienza creativa
Un occasione di dialogo autentico

 

La chimica delle lacrime

“Ci sono circa 130 sostanze contenute nelle lacrime, che risultano diverse per concentrazione di sostanze chimiche, ormoni e proteine, mucina e oli, proteine dotate di proprietà antibatteriche, immunoglobuline, glucosio, urea e diversi sali.”

“Se le lacrime non ci fossero, vedremmo un altro mondo. Lo vedemmo pieno di lacune, segnato da strane diffrazioni, infine non riusciremmo più a muovere gli occhi e perderemmo la vista. Le lacrime dunque sono molto importanti: una membrana liquida che ci protegge dal mondo e al tempo stesso ci concede di accedervi.”

Queste lacrime sono dette basali, un tipo di lacrime che ci sono anche quando non piangiamo. La loro funzione è quella di lubrificare gli occhi e consistono nella pellicola permanente e umida che li ricopre.

Diverse sono le lacrime riflesse, che rappresentano una reazione ad un fenomeno esterno (come ad esempio quando piangiamo sbucciando una cipolla).

Le lacrime emozionali, infine, dipendono da stati emotivi. La ragione di questo tipo di lacrime dipende dal cervello, e precisamente dal sistema libico (l’insieme di sistemi cerebrali attivati durante le esperienze emotive), dal sistema endocrino e i suoi ormoni.

“E’ questa miscela che ci fa piangere di gioia o di dolore. Un fenomeno di cui gli esseri umani hanno l’esclusiva.”

(fonte: Repubblica, 17.4.2005)

Le lacrime

 

 

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI

 Martedì 22 aprile h 20.00-22.00
La chimica delle lacrime.
Elogio delle lacrime.

Martedì 29 aprile h 20.00-22.00
Lacrime individuali.
Visione di un corto e dibattito.

 

La filosofia è una pratica, un modo di vivere, non un insieme di contenuti […] La pratica filosofica è un’educazione alla libertà: un esercizio costante al superamento delle abitudini consolidate, dei luoghi comuni, delle strutture di potere. In questo esercizio ci sono grandi maestri, e appena possibile dovremmo andare a “bottega” da loro: imparare con l’esempio di Platone come l’accordo non sia garanzia di verità […] o con l’esempio di Kant come l’interesse privato non sia un buon fondamento per la giustizia […] Se la libertà è la caratteristica fondamentale degli esseri umani, a nessuno dovrebbe essere negata l’opportunità di praticarla; non è mai troppo presto per cominciare o troppo tardi per proseguire […] perché quando finisce la riflessione filosofica finisce anche quel che ci distingue da una pietra o da una pianta. (Bencivenga, La Stampa, 11, 06, 01)

 

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caffe filososfici - appuntamento con i caffe filosofici  Socrate al caffè caffè filosofico lecce © Maria Luisa Petruccelli